1.2 - Isola d'Elba 1 Settimana
Giorno 1
Marina di Scarlino – Porto Azzurro
Rotta su Porto Azzurro! La vivacità e l’accoglienza del paese ci farà subito sentire lontani mille miglia. La cittadina fu fondata da Filippo III di Spagna ed è situata ai piedi di un promontorio nell'ampia insenatura della costa orientale dell'isola. Agli inizi del 1600 gli Spagnoli, su consiglio dell'ammiraglio genovese Andrea Doria, eressero un forte sul promontorio che chiude a est l'insenatura.
Insieme al
Itinerario
Giorno 1
Marina di Scarlino – Porto Azzurro
Rotta su Porto Azzurro! La vivacità e l’accoglienza del paese ci farà subito sentire lontani mille miglia. La cittadina fu fondata da Filippo III di Spagna ed è situata ai piedi di un promontorio nell'ampia insenatura della costa orientale dell'isola. Agli inizi del 1600 gli Spagnoli, su consiglio dell'ammiraglio genovese Andrea Doria, eressero un forte sul promontorio che chiude a est l'insenatura.
Insieme al Forte Focardo, sull'altra sponda del golfo, costituì il sistema difensivo del golfo di Mola, base della flotta del re spagnolo Filippo III. Questo sistema difensivo mirò a frenare l'ascesa militare del Granducato di Toscana che con la fortificazione di Portoferraio possedeva una roccaforte strategica nel Tirreno, che potè mettere seriamente in pericolo gli interessi spagnoli in questa parte del Mediterraneo. Fu annesso al regno di Napoli nel 1714, al quale restò fino al 1801, quando fu ceduto ai francesi che avevano occupato tutta la Toscana. Nel 1815, dopo la caduta di Napoleone, Porto Azzurro fu quindi annesso al Granducato di Toscana fino all'Unità d'Italia. Nel XVIII e nel XIX secolo, insieme a Portoferraio e Marciana Marina, fu il maggiore centro di pescatori dell'isola d’Elba, favorendo l'immigrazione. Nel territorio circostante sussiste, affiancando il turismo balneare, un’importante attività agricola (soprattutto frutticoltura e viticoltura).
La bellissima Piazza Matteotti si presenta come un salotto sul mare ed è infatti il punto d’ incontro principale dei portoazzurrini. Durante la stagione estiva, si svolgono numerosi spettacoli musicali, culturali e storici. Il porto, spesso, durante la stagione estiva, è molto affollato. In questo caso possiamo rimanere in rada di fronte a Porto Azzurro, oppure a Golfo di Mola.
Giorno 2
Porto Azzurro – Golfo Stella
Salpiamo per una piacevole veleggiata verso Golfo Stella, molto ben protetto dal maestrale, è l’ideale per passare una notte in rada. La lunga punta che separa i golfi di Stella e Lacona è quasi del tutto alta e rocciosa. Tuttavia da una parte e dall'altra si aprono piccolissime e appartate cale, tutte poco frequentate e incassate tra alte e verdeggianti scogliere.
Giorno 3
Golfo Stella – Marina di Campo
Tappa: Golfo della Lacona
Prua su Marina di Campo, una delle baie più affascinanti: la sua spiaggia è perfetta per chi non vuole rinunciare a nessuna comodità. Si trova vicinissima al paese e confina con il porto che, però non crea alcun problema. Attenzione ai venti da sud: è meglio rimanere in rada. Il pontile, infatti, è spesso insufficiente ed è difficile ormeggiare con lo scirocco.
Ma prima di tutto… sosta al Golfo della Lacona: la sua baia, caratterizzata da sabbia fine e dorata è meravigliosa. Più a largo, la sabbia lascia spazio a fondali di roccia, molto amati da chi pratica immersioni subacquee. A ridosso di quasi tutta la spiaggia, una bellissima pineta vi permetterà di riposare e mangiare all'ombra naturale dei grandi pini.
Marina di Campo è una piccola frazione del comune di Campo dell’Elba. Durante il Medioevo, fu annessa alla Repubblica di Pisa. L'attuale abitato di Marina di Campo sorse nel corso dei secoli successivi nei pressi della pianura anticamente chiamata, per la sua peculiarità di zona umida, Maremma dell'Elba Nel territorio comunale è compresa anche l'Isola di Pianosa e nella parte più occidentale si estende la Costa del Sole, che racchiude località fra le più rinomate e frequentate dell'isola.
Da non perdere: i suggestivi colori della spiaggia e del paesino di Marina di Campo. Un pranzo o ancor meglio una cena in uno dei numerosi ristoranti tipici … il cibo vi farà perdere la testa!
Giorno 4
Marina di Campo – Marciana Marina
Tappa: Fetovaia
Dopo una bella colazione si parte per un bagno a Fetovaia. La sua spiaggia è ritenuta una delle più attraenti dell’isola grazie al promontorio che la protegge, al suo fondo di sabbia bianco e al suo mare turchese e cristallino. È una meta obbligatoria per tutti i velisti che sono attratti dallo sfondo naturalistico sorprendente che da solo merita una visita.
Con il Maestrale fate attenzione! La notte la potrete passare a Marciana Marina, paesino tra i più caratteristici dell’Elba grazie al centro storico e al lungomare che conservano i tratti tipici dei paesini costieri toscani dell’Ottocento. In più la spiaggia è vicinissima al porto e al paese.
All'ingresso del porto di Marciana Marina si scorge l'antica Torre degli Appiani, attribuibile alla seconda metà del Cinquecento. Il primo nucleo del paese, denominato Marina di Marciana, si sviluppò nel territorio detto “Il Cotone” (termine derivante dal latino cos - cotis «grosso masso»), presso un porticciolo naturale. La sua piccola insenatura offrì anche attracco e riparo alle barche da pesca. Durante il XVIII secolo, per la sua importanza portuale e commerciale, Marciana Marina venne chiamata «Piccola Marsiglia».
Giorno 5
Marciana Marina – Portoferraio
Tappa: Procchio
Molliamo gli ormeggi per Portoferraio, ma è d’obbligo un piccolo cambio di rotta per un bagno a Procchio. La sua incantevole spiaggia si estende per circa 1 km, la sua sabbia fine ed il mare incontaminato la rendono una meta ambita.
Arrivando a Portoferraio, possiamo ormeggiare nell’antico approdo frequentato, nel passato, da etruschi, greci e romani, la “Darsena Medicea”, oppure presso gli ormeggi del Cantiere “Esaom Cesa”. C’è sempre la possibilità di gettare l’ancora in rada. Alle spalle del porto “Darsena Medicea” vive Portoferraio e il suo centro storico, con gli splendidi scorci e l'atmosfera allegra e dinamica, bar e ristoranti caratteristici, negozi e boutique.
Portoferraio fu fondata nel 1548 per volere di Cosimo I, granduca di Toscana, da cui la città prese il suo primo nome (Cosmopoli), concepita come distretto militare per difendere le coste del Granducato e dell'isola d'Elba. La città, exclave toscana nel Principato di Piombino, all'inizio fu poco più che un insieme di fortificazioni. Oggi sono ancora visitabili e ben conservati i tre forti: Forte Stella, Forte Falcone e la Linguella; la bellissima cinta muraria, i cui resti, in buono stato e resi abitabili, circonda il centro storico di Portoferraio. Tuttora è in gran parte visibile l'imponente cortina di bastioni che dalla rada si eleva fino al Forte del Falcone. Rimase sotto il controllo del Granducato di Toscana fino al XVIII secolo quando l'isola, per la sua posizione strategica, fu al centro di una guerra tra Francia, Austria e Inghilterra. Nell'aprile 1814, l'isola fu affidata a Napoleone Bonaparte come sede del suo primo esilio. L’imperatore francese scelse Portoferraio come capoluogo dell'isola e nella città sono ancora presenti e visitabili le due ville che furono sua residenza, quella di San Martino e la Villa dei Mulini. Fu grazie al regno di Napoleone, che Portoferraio crebbe in importanza e modernità in maniera esponenziale, come tutta l'isola, grazie alle infrastrutture create e alla valorizzazione delle miniere di ferro di Rio Marina. In questo periodo Portoferraio divenne il porto adibito al trasporto del ferro dalle miniere elbane al continente, e da ciò deriva il nome attuale. Successivamente la cittadina dell’Isola d’Elba tornò sotto il dominio del Granducato di Toscana fino all'Unità d'Italia nel 1860. Più tardi, Portoferraio conobbe un periodo economicamente stabile, come tutta l'isola, grazie alle sue miniere, fino agli anni settanta, quando l'industria del ferro entrò in crisi. Le miniere vennero smantellate rapidamente ma Portoferraio, grazie alle sue spiagge, seppe aprirsi all'industria del turismo, che ancora oggi rappresenta la principale fonte di ricchezza.
Da non perdere: il panorama meraviglioso dal faro di Forte Stella. Tutto attorno l'Isola d'Elba con il suo mare e il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano.
Giorno 6
Portoferraio – Marina di Scarlino
Tappa: Cerboli
Con molta calma, ci spostiamo verso la Marina di Scarlino, ma c’è sempre tempo per un ultimo tuffo a Cerboli, isolotto incantevole nel canale di Piombino. Sicuramente nei ricordi di questa vacanza in barca a vela, rimarranno impressi i suggestivi paesaggi elbani e il mare cristallino.